CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
XIV LEGISLATURA
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MOZIONE n.291
STOCCHINO – ARBAU – BEN AMARA – MARIANI – SALIS – COZZOLINO -CUCCU AGUS – MELONI – SABATINI – SANNA GIAN VALERIO – SOLINAS ANTONIO – COCCO DANIELE SECONDO – OPPI – STERI – CUCCUREDDU – CAPPAI – SECHI – CUGUSI –LOTTO – ZUNCHEDDU – MURGIONI – GALLUS – LOCCI GIORGIO – SANNA MATTEO -RODIN – SOLINAS CHRISTIAN – SANNA GIACOMO – DESSI’ – PLANETTA
sulla improrogabile necessità di dare completa attuazione alle disposizioni del Piano sanitario regionale per la prevenzione e la cura della Sclerosi Multipla con richiesta di convocazione straordinaria del Consiglio ai sensi dei commi 2 e 3 dell’art. 54 del Regolamento
IL CONSIGLIO REGIONALE PREMESSO CHE:
- la Sclerosi Multipla (SM) presenta un’incidenza sull’Isola superiore al doppio rispetto alla media nazionale (150 casi per 100.000 abitanti);
- i dati epidemiologici evidenziano come nei territori di competenza delle ASL di Nuoro e Sassari ci sia una presenza di pazienti di gran lunga superiore alla media regionale;
- la Sardegna appare pertanto come la regione italiana più colpita dalla malattia, con un carico attuale di quasi 3.000 pazienti ed un’incidenza (nuovi casi per anno) di circa 102 casi;
- la patologia ha natura cronica, neurologico-degenerativa e può essere gravemente invalidante per le persone affette dalla stessa;
SOTTOLINEATO CHE:
- un approccio moderno alla patologia richiede una notevole multidisciplinarietà in grado di soddisfare le varie esigenze del paziente;
- costituisce dovere del Sistema sanitario regionale predisporre un network in grado di garantire a tutti i cittadini eguale accesso alle diagnosi ed alle terapie;
EVIDENZIATO CHE:
il Piano sanitario regionale 2006-2008, attualmente in vigore, prevede il potenziamento e la razionalizzazione dei centri oggi operanti in Sardegna (Cagliari, Sassari, Nuoro ed Ozieri);
VERIFICATO CHE:
larga parte del suddetto Piano sanitario risulta inattuata o attuata solo a livello parziale nonostante il documento evidenziasse già le criticità del sistema regionale deputato alle terapie concernenti la Sclerosi multipla e le possibili soluzioni per eliminare le stesse;
RICORDATO CHE:
- il personale medico e la Società italiana di Neurologia hanno più volte rimarcato la necessità di modificare l’approccio dell’Amministrazione rispetto all’organizzazione dell’assistenza ai malati;
- secondo le linee guida SIN (Società Italiana di Neurologia), le cure dovrebbero essere erogate da tre strutture diverse per complessità e competenze: dalle Unità di Sclerosi multipla ai Centri di 1° e 2° livello, gli unici attrezzati alla somministrazione delle terapie più innovative e costose che necessitano soprattutto in fase iniziale di un attento controllo clinico;
- le strutture di 1° e 2° livello devono essere inserite in ospedali dove esista una rianimazione e la possibilità di consulenza cardiologica rapida;
- essere dotate di apparecchiature per il monitoraggio cardiologico;
- le terapie meno invasive potrebbero essere somministrate in luoghi più prossimi alla residenza del paziente, evitandogli
- i centri di 1° livello, così come richiesto dalla SIN, devono essere dotati di un’area dedicata al “Day Hospital” e devono, altresì, prevedere l’accesso a laboratori di neurobiologia, neuroimmagini e neurofisiopatologia;
- i centri di 2° livello, anche questi delineati nei più recenti documenti della SIN, devono essere collocati in strutture dotate del reparto di rianimazione, devono poter avere accesso ad un’unità di degenza ordinaria, devono poter essere in grado di rispondere ai casi di urgenza neurologica nell’arco delle 24 ore, devono poter partecipare a sperimentazioni cliniche nazionale ed internazionali, devono essere dotati di personale infermieristico con adeguate competenze ed, infine, devono essere dotate di apparecchiature per il monitoraggio cardiologico;
- le terapie meno invasive potrebbero essere somministrate in luoghi più prossimi alla residenza del paziente, evitandogli lunghe trasferte verso i centri di riferimento regionali;
- il personale sanitario spiega che una razionalizzazione del sistema diagnostico-terapeutico sarebbe in grado di limitare il pendolarismo di pazienti verso un centro lontano dalla propria residenza;
- non possono non essere tenute in ampia considerazione le particolari caratteristiche geografiche del territorio e l’elevata incidenza della malattia;
VALUTATO CHE:
- il potenziamento e la valorizzazione dei centri sardi per la Sclerosi multipla è da considerarsi dovere per chiunque intenda declinare autenticamente il diritto alla salute previsto dalla Costituzione;
- costituisce “buona pratica” l’adeguamento delle strutture esist enti alle richieste provenienti dalla comunità scientifica;
- circa il 65 per cento dei pazienti in cura presso il presidio ospedaliero “Binaghi” di Cagliari sono residenti fuori dal territorio di competenza della ASL 8;
- una migliore organizzazione territoriale dei servizi permetterebbe di meglio gestire sia i pazienti che il personale medico ed infermieristico;
CONSTATATO CHE:
- una riorganizzazione fedele alle linee guida della SIN consentirebbe di risparmiare ingenti risorse economiche sia a livello regionale che nella singola ASL;
- la Regione Sardegna non può farsi trovare impreparata quando entreranno in vigore i “costi standard” e la nuova versione del “Patto per la salute” firmata dallo Stato centrale e dalle altre Regioni del Paese;
- il Piano Sanitario regionale costituisce ottimo strumento per l a salvaguardia dei Livelli essenziali di assistenza ed il perseguimento di un sistema in grado di coniugare esigenze di finanza pubblica;
IMPEGNA
il Presidente della Regione e l’Assessore regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale
1) a dare completa attuazione alla parte del “Piano sanitario regionale 2006- 2008” riguardante la Sclerosi multipla;
2) a finanziare gli interventi in argomento tramite l’impegno del le somme stanziate nel bilancio pluriennale della Regione Autonoma della Sardegna 2014-2016 e destinate agli “Interventi di edilizia sanitaria e miglioramento tecnologico delle strutture”;
3) a strutturare ed organizzare i Centri Sclerosi Multipla del Binaghi di Cagliari, dell’Ospedale San Francesco di Nuoro e della Clinica Universitaria di Sassari come centri di riferimento per tale patologia;
4) a valutare, compatibilmente con le esigenze di finanza pubblica, l’apertura di centri ad Oristano ed Olbia;
5) a prevedere una riorganizzazione territoriale ed un potenziamento dei servizi erogati così come richiesto dal Società Italiana di Neurologia;
6) ad avviare i lavori della “Commissione Sclerosi Multipla” prevista dal “Piano sanitario regionale 2006-2008”, organo tecnico che dovrà diventare strumento di consulenza fondamentale per favorire i rapporti tra il personale sanitario e la pubblica amministrazione.
Cagliari, 12 dicembre 2013