Come Comitato dei familiari per l’attuazione della L.162/98 in Sardegna (oltre 40 organizzazioni delle persone con disabilità grave e loro famiglie che collaborano in rete) desideriamo portare un contributo e appello ai Candidati Presidenti, in occasione delle prossime elezioni regionali 2014. Occorre valorizzare e implementare il Modello Sardegna dei progetti personalizzati partendo dai principi e diritti umani alla partecipazione, co-progettazione e inclusione della persona con disabilità grave e la sua famiglia (per chi “non può rappresentarsi da solo”) e, in generale, della persona vulnerabile, al centro del sistema sociale e dei servizi, in relazione con gli altri e con la società. Tale modello di coprogettazione e partecipazione, una buona prassi ormai “istituzionale”, invidiata nel resto d’Italia e voluta fortemente dalle famiglie dei più “fragili” e loro associazioni, nel campo assistenziale ed educativo, è trasferibile in tutti i vari ambiti della vita delle persone: nel lavoro, nell’istruzione e formazione, nell’abitare, nel tempo libero, nella mobilità: i loro/nostri diritti si conciliano con lo sviluppo di una società migliore per tutti, di un welfare inteso come bene comune, con ricadute di vantaggi sociali ed economici.
Il nuovo Governo della Sardegna, nella governance, nelle azioni politiche e scelte amministrative, davanti alla minaccia, sempre reale, di fare passi indietro rispetto ai livelli di qualità sociale raggiunti in Sardegna dalle persone “che necessitano di maggiori sostegni”, davanti al bivio fra modelli, servizi istituzionalizzanti e segreganti, deve operare con decisione per la scelta di modelli e prassi inclusive.
Per questo, restiamo a disposizione per migliorare la vita dei sardi, per un lavoro di collaborazione rinnovata con le istituzioni regionale e locali.
Documento sintetico su attualità piani personalizzati L.162/98, a cura del Comitato per l’Attuazione della L.162 in Sardegna (Febbraio 2014 in corso di edizione)
• continuità per i piani personalizzati 2013 in corso, da attuarsi nel 2014 • mantenere i livelli dei servizi e finanziamenti per persone che necessitano di assistenza 24 ore su 24, come sostegno al progetto alla persona con disabilità grave e sua famiglia, interventi di rafforzamento dei servizi domiciliari e inclusivi; • rafforzare dei percorsi per l’autonomia e “vita indipendente”. • migliorare i criteri e strumenti del procedimento, con sperimentazione e sui dati, col contributo delle organizzazioni rappresentative e Commissione consultiva • Migliorare la coprogettazione coi Comuni, sono piani personalizzati, flessibili, nel rispetto della linea della legge. • Sviluppare politiche e servizi di inclusione con incremento delle sinergie nei territori, in collaborazione con tutti gli attori sociali e istituzionali
Principali Criticità che permangono per i CRITERI confermati dell’anno precedente; 1) continuità di assistenza per i piani di persone con disabilità grave congenita per chi passa dai 64 ai 65 anni (con disabilità congenita, e/o chi è disabile grave prima dei 35 anni) con in corso un piano 162. Si fa riferimento alla tabella col massimale di finanziamento da 14.000 (dei sottosessancinquenni). 2) carico familiare modificare in carico assistenziale familiare o personale e correggere il database ai fini di avere punteggio (max 14 punti) per adulto solo (o due conviventi soli entrambi disabili) va calcolato come carico/bisogno assistenziale su se. 3) Necessario riordino e distinzione due filoni di intervento (sotto e sopra i 65 anni) 4) Rivalutazione più congrua dei bisogni del carico e bisogno assistenziale personale; equilibrio maggiore fra situazione personale (salute funzionamento e autonomie) e sociale (aspetti ambientali e sociali); sperimentazione ICF (classificazione OMS) 5) non detrarre ore di permesso dal lavoro fruite dai familiari nonché da parenti o affini entro il terzo grado, conviventi, previste dall’art. 33 co. 3 L.104/1992 6) Per chi è in attesa di revisione L.104/98, il piano prosegue; se non riconfermata la situazione di gravità, il piano viene sospeso e vano restituire eventuali somme ricevute; accettare i piani con certificati di handicap grave ottenuti fra gennaio febbraio marzo 2014; 7) Compartecipazione/riduzioni in base al reddito: quando sarà attuativo il nuovo l’ISEE, in base ai principi della Convenzione ONU e il diritto individuale per le prestazione sociale agevolata, secondo quanto ha confermato la giurisprudenza, rivedere fasce di finanziamenti, prevedendo zone di NO TAX Area di compartecipazione/riduzione dei finanziamenti 8) “particolari situazioni” proposte miglioramenti e modifiche, 9) Riconvocazione e lavoro da subito in Commissione Consultiva: prevedere lavoro di sperimentazioni e valutazioni, sulla base dei dati e analisi in collaborazione coi diretti interessati familiari e loro organizzazioni; anche in riferimento alle principali linee di intervento sociale dei servizi alla persona; (es. legge 23/2005 e Plus, Legge 20 salute mentale e autismo, Ritornare a casa, interventi di settore, ecc.) ripartendo da criticità note, fra cui quelle documentate dal Comitato dei familiari con varietà di situazioni 10) controlli e qualità dei progetti: al fine di migliorare la qualità dei progetti, e interventi e la loro gestione, per i controlli e la trasparenza delle procedure, i Servizi sociali dei Comuni devono dare copia del progetto e schede riepilogative al destinatario o ai suoi familiari.
12 febbraio 2014 Rita Polo, Comitato dei familiari per l’attuazione della L.162/98 in Sardegna