L’Agenzia Italiana del Farmaco segnala «nuove e importanti informazioni su l’uso dei medicinali a base di interferone beta utilizzati nel trattamento della sclerosi multipla».
Nell’ambito dell’attività di farmacovigilanza «sono stati segnalati – informa l’Aifa, in accordo con l’agenzia europea del farmaco e le aziende produttrici delle terapie oggetto della nota – casi di microangiopatia trombotica (TMA), compresi casi fatali, durante il trattamento della sclerosi multipla con prodotti a base di interferone-beta. La maggior parte dei casi di TMA si è manifestata come porpora trombotica trombocitopenica o sindrome emolitico uremica. Sono stati anche segnalati casi di sindrome nefrosica con diverse nefropatie sottostanti. Sia la TMA che la sindrome nefrosica – precisa l’agenzia regolatoria – possono insorgere da diverse settimane a diversi anni dopo l’inizio del trattamento con interferone-beta».
L’invito è a prestare la massima attenzione in caso di sviluppo di queste patologie e, se insorgono, di gestirle prontamente seguendo i consigli riportati nella nota informativa disponibile sul sito dell’Agenzia
Per maggiori informazioni contatta l’Ufficio di Farmacovigilanza
http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/content/la-sicurezza-dei-farmaci