E intanto, un cartello è stato affisso nel reparto del Centro Sclerosi Multipla “Binaghi” di Cagliari.
Dal prossimo 5 marzo, cinque neurologi ricercatori non visiteranno più, finché non verranno regolarizzati dall’azienda sanitaria.
Si aggiungono ad altri 3 neurologi, andati in pensione o trasferiti.
Andiamo bene…
(aggiornamento 11 marzo)
Il cartello è stato rimosso dal reparto, pertanto riteniamo opportuno eliminarlo anche da questo articolo.
Rimaniamo in attesa di un cambiamento della situazione che da pazienti non possiamo che essere preoccupati per i disagi che si potranno verificare.
Dal 1 gennaio 2017, abbiamo:
1 Azienda e 8 aree socio-sanitarie, corrispondenti ai territori delle vecchie ASL.
Le ASL della Sardegna, quindi, non esistono più, sono state fuse e incorporate nell’ATS, Azienda per la Tutela della Salute con sede a Sassari.
La Sanità in Sardegna si evolve per avere un servizio migliore, minori costi e una qualità uniforme.
Un’organizzazione più semplice, con la salute dei cittadini al centro.
Così scrivono.
E qui proseguono.
“La tutela della salute è un diritto.
Il coinvolgimento delle associazioni pazienti-familiari nella programmazione dei servizi e nelle scelte in sanità permette di verificare dal basso che il bisogno di cura e assistenza avvenga nel rispetto del diritto alla salute delle persone.
Per questo, assumono un ruolo sempre più importante le organizzazioni di pazienti e dei loro familiari. Il panorama delle associazioni è molto ampio e riguarda le patologie più svariate. Il loro scopo fondamentale è quello di sostenere il malato e chi gli sta vicino anche sul versante sociale.”
Siamo solo all’inizio, ma qualcosa stiamo toccando con mano.
Di negativo, sulla nostra pelle!